Il dott. Michieletti è stato arrestato dalla Mobile dopo un monitoraggio audio-video di 45 giorni nel corso dei quali sono stati ripresi almeno 35 abusi.
Il medico – incappato nel licenziamento in tronco per giusta causa da parte dell’ ASL di appartenenza per comportamento scorretto – al momento si troverebbe ai domiciliari.
Le indagini per inchiodarlo si sono rivelate complesse per il clima di omertà e paura che il professionista aveva instaurato in reparto tra le sue vittime e i suoi colleghi eventualmente a conoscenza del “vizietto”.
Si prospetta difficile anche la condanna poichè in molti casi i rapporti sono apparsi consensuali ed è verosimile che il dott. Michieletti si appellerà alla circostanza per discolparsi. Se dovesse rimediare una pena detentiva inferiore ai due anni potrebbe chiedere la sospensione condizionale.
L’ Ordine dei Medici di competenza, come da rito, attenderà il terzo grado di giudizio prima di procedere, sempre che dovesse ritenere la violenza sessuale un infrazione al codice deontologico. A tal proposito pur con la massima sanzione, potrebbe tornare ad esercitare dopo cinque anni previa dichiarazione di ravvedimento.